CLUSONE ORATORIO DEI DISCIPLINI, Cenni Storici Dell'oratorio Dei Disciplini

Durata file audio: 3.06
Italiano Lingua: Italiano
Autore: Wanda Monaci


Se ti capiterà di visitare la città di Bergamo e soggiornare per più giorni, potrai addentrarti fra i tesori racchiusi nelle sue valli che ne coronano il fascino medievale. Fra queste perle di arte e architettura spicca l’Oratorio dei Disciplini, ospitato dalla cittadina seriana di Clusone. Qui si conserva una delle più importanti espressioni del credo cattolico in epoca medievale: il “Memento Mori”, che in latino significa “Ricordati che devi morire”.

A sintetizzare questo messaggio evangelico è il ciclo di affreschi macabri dipinto sulla facciata esterna dell’Oratorio dei Disciplini, costruito attorno al 1300 e dedicato all’Annunciata. Solo un secolo dopo la struttura viene ampliata e ridedicata a San Bernardino da Siena. Ma nel 1673, i successivi interventi di ampliamento legati all’aumento della comunità locale, contribuiscono a rovinare parte degli affreschi, a causa dell’aggiunta di un terzo oratorio con un passaggio esterno dotato di scala.

Proprio su queste facciate esterne ti è possibile ammirare il ciclo pittorico realizzato dal pittore quattrocentesco Giacomo Borlone de Buschis. I dipinti macabri si dividono i cinque parti e raccontano del rapporto dell’uomo con la vita e la morte. Entrando invece nell’edificio, noterai che i lavori di ampliamento dei secoli scorsi non hanno intaccato la perfezione degli affreschi. Su tutti spicca la Storia della Vita di Gesù, divisa in 6 cicli orientati da sinistra verso destra: l’Annunciazione, la Visitazione della beata Vergine Maria, Episodi di Vita Pubblica, la Passione, Il Natale e la Pasqua.

Procedendo lungo la navata, arriverai nella parte riservata ai vescovi e al clero, chiamata Presbiterio, caratterizzato dal soffitto ad arco dove è posto l’affresco che narra la Crocifissione, carico di simbologie della cultura romana della fase dell’impero e della cultura ebraica.

Curiosità

In occasione del primo ampliamento del 1400, si decise di dedicare l’edificio a San Bernardino da Siena, perché durante le sue predicazioni fece tappa anche a Clusone. Egli fu il primo santo ad occuparsi di un trattato economico, nel quale eleggeva la figura dell’imprenditore che si contraddistingueva per il lavoro onesto, opponendolo ai nuovi ricchi del suo tempo dediti all’usura.

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