MUSEE ORSAY, Gauguin_Donne_Di Tahiti_Galerie Francoise Cachin

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Donne di Tahiti è una delle più celebri opere di Gauguin, dipinta durante uno dei momenti più importanti della sua vita travagliata, quando riuscì a lasciare l’Europa, in fuga da problemi economici e dal senso di oppressione di una società in cui non si riconosceva.

Così scriveva Gauguin alla moglie nel 1891, poco prima di partire per Tahiti: "Possa venire il giorno in cui fuggirò nei boschi di qualche isola dell'Oceania, a vivere d'estasi, di calma e di arte, circondato da una nuova famiglia, lontano dalla lotta europea per il denaro". Partendo per questi luoghi remoti, infatti, sognava di poter creare un “atelier dei tropici” dove gli artisti potessero vivere senza bisogno di denaro, cantando e amando.

E fu proprio nelle isole dei mari del Sud che prese vita il meglio della creazione artistica di Gauguin, tra il 1891 e il 1903, durante i suoi soggiorni a Tahiti e nelle isole Marchesi, in Polinesia, dove morirà in carcere, condannato per aver osteggiato la politica razzista del locale governo francese.

Donne di Tahiti è uno dei primi dipinti che il pittore realizzò su quest’isola, dipingendone addirittura due versioni estremamente simili, quella che stai ammirando e una conservata al museo di Dresda, in Germania, che si differenzia per alcuni particolari come gli abiti indossati dalla donna ritratta sulla destra. Nel quadro davanti a te, infatti, il soggetto veste un abito tipico delle missioni cattoliche, ha le gambe incrociate e si scorge solo un piede, mentre nella versione a Dresda è avvolta da un variopinto pareo giallo e blu e le gambe sono ben visibili....

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