MUSEO ACROPOLI, Primo Piano Efebo Di Crizio E Kore Col Peplo

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L’Efebo di Crizio, o Kritios, è uno dei massimi capolavori della scultura greca e una delle più importanti del museo, perché è la prima testimonianza del passaggio dall’arte arcaica all’arte cosiddetta severa: il felice sorriso che caratterizzava i volti delle opere dell’arcaismo è infatti scomparso per essere sostituito da un senso di consapevolezza, e anche di maggiore realismo.

La statua in marmo alta 86 centimetri è stata scolpita verso il 480 avanti Cristo. La capigliatura dell'Efebo, con i capelli corti e acconciati attorno ad un anello, presumibilmente metallico, appoggiato all'altezza delle tempie, fa pensare che la statua rappresenti un dio o un eroe.

Nell’Antica Grecia, era comune rappresentare ragazzi nudi in piedi, nell’atto di avanzare, come puoi notare dalla posizione delle gambe. Queste statue erano chiamate kouros, cioè ragazzo. Nella sala ne vedrai altre di epoche diverse.

Il kouros era sempre rappresentato nudo, poiché la nudità maschile non era un tabù, perfino gli atleti infatti gareggiavano nudi....

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