MUSEO ACROPOLI, Primo Piano Procne
- Durata file audio: 2.30
-
Lingua: Italiano
L’ultima grande sala al primo piano del Museo espone soprattutto copie romane di capolavori classici e raffigurazioni di filosofi e figure storiche, eseguite tra il 500 avanti Cristo e il 400 dopo Cristo.
“Procne che medita l’assassinio del figlio” è un gruppo scultoreo originale e tra i più rappresentativi, sebbene molto danneggiato.
L’opera racconta un mito piuttosto crudele. Procne era sposata a Tereo, dal quale aveva avuto un figlio, Itys. Tereo, però, invaghito della cognata Filomela, la violentò e le tagliò la lingua perché non potesse parlare con la sorella. La giovane invece riuscì a far comprendere a Procne l’accaduto tessendone le immagini su di una stoffa.
Procne, inorridita, per punire il marito uccise il figlio, lo fece a pezzi e lo diede in pasto a Tereo. Questi, scoperto il delitto, cercò di uccidere entrambe le sorelle, ma gli dei ebbero pietà di loro e trasformarono Procne in rondine e Filomela in usignolo, permettendo loro di fuggire. ...