DUOMO DI FIRENZE, Interno Navate
- Durata file audio: 2.48
- Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
-
Lingua: Italiano
L’interno del Duomo è di una vastità che ti lascia a bocca aperta. L’effetto di immenso vuoto è prodotto dall’ampiezza delle arcate sostenute solo da sei grandi pilastri ottagonali.
Abbassando progressivamente lo sguardo, puoi ammirare a mezza altezza un ballatoio che corre per l’intera estensione della cattedrale, alle finestre le vetrate dipinte nel ‘400, ai tuoi piedi l’austero pavimento cinquecentesco in marmi colorati.
Da quando fu completata la cupola di Brunelleschi, il Duomo è stato visto dai fiorentini oltre che come luogo fondamentale della devozione, soprattutto come l’orgoglioso simbolo dell’identità cittadina. Infatti come puoi notare lungo le pareti ci sono pochi altari, mentre vengono celebrati i personaggi che hanno fatto grande Firenze: musicisti, artisti, condottieri, intellettuali. Alla parete destra vedi i busti di Brunelleschi, di Giotto e del filosofo Marsilio Ficino; sul lato opposto trovi le due opere d’arte più importanti della chiesa, ovvero due affreschi quattrocenteschi importantissimi, che imitano due monumenti celebrativi. Si tratta delle tombe simboliche di due grandi condottieri al comando delle truppe fiorentine in battaglie vittoriose, entrambi raffigurati a cavallo. A sinistra c’è il Monumento equestre a Niccolò da Tolentino di Andrea del Castagno; a destra quello dell’inglese John Hawkwood (chiamato a Firenze “Giovanni Acuto”) di Paolo Uccello....