MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI, Toro Farnese Pianoterra Sala 16 - Ai Voice

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Il Toro Farnese, con i suoi circa quattro metri d’altezza, è il più grande gruppo scultoreo antico giunto fino a noi, che sia stato ricomposto quasi integralmente.

Devi sapere, infatti, che venne ritrovato in frammenti e venne ampiamente restaurato in epoca rinascimentale. Pensa che alcune parti, come un bambino e un cane aggiunti alla base, non facevano parte del complesso originale ma furono integrate durante i restauri.

La scena raffigurata si ispira ad una leggenda della mitologia greca, quella dei gemelli Anfione e Zeto. La loro madre era la principessa Antíope, figlia del re di Tebe Nitteo, la quale ebbe due gemelli dal dio Zeus. Morto Nitteo e salito al trono re Lico, la giovane Antíope fu perseguitata e maltrattata dalla moglie del nuovo sovrano, la crudele Dirce.

Nel frattempo, Anfione e Zeto, abbandonati alla nascita sul monte Citerone, furono allevati da pastori e crebbero senza conoscere le proprie origini. Solo da adulti, riconobbero la madre e appresero delle sofferenze che aveva dovuto subire per mano di Dirce.

Decisero allora di vendicarla con una punizione esemplare: la legarono ad un toro furioso, destinandola ad una morte atroce....

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