SPACCANAPOLI, Via Benedetto Croce

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Finita la doverosa visita del complesso monumentale di Santa Chiara, torna a imboccare “Spaccanapoli”, che in questo tratto prende il nome di via Benedetto Croce. All’angolo con la via San Sebastiano, soffermati davanti alla chiesa di Santa Marta. Se hai la fortuna di trovarla aperta, varca il cancello in ferro e dai un’occhiata: vedrai una quantità di presepi eseguiti dagli artisti locali che non hanno niente da invidiare, quanto a bellezza e raffinatezza, a quelli esposti nella famosa e affollatissima via San Gregorio Armeno di cui ti parlerò tra poco.

Dopo questa piacevole sosta folcloristico-religiosa, continua diritto lungo la via Benedetto Croce, ammirando i palazzi nobiliari che con i loro deliziosi giardini e cortili interni e con i loro saloni affrescati e decorati, testimoniano lo splendore della Napoli dei secoli scorsi. Tra questi, al n. 12, spicca palazzo Filomarino, dove abitò fino alla morte l’illustre filosofo a cui è dedicata la via e dove oggi ha sede l’istituto culturale da lui fondato. Sul lato opposto, al n. 19, vedi lo splendido palazzo Venezia, antica sede degli ambasciatori della Serenissima presso il regno di Napoli, che è stato da poco recuperato come sede di eventi artistico-culturali, anche grazie al fascino dei suoi giardini pensili e del cortile interno dall’originale struttura a tre archi.

Al n. 23 hai palazzo Tufarelli, probabilmente concepito come parte di palazzo Venezia, e al n. 45 Palazzo Carafa della Spina, dall’imponente portale settecentesco ornato da teste di leoni....

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