CASA DEGLI AMORINI DORATI-REGIO VI, Casa Degli Amorini Dorati-Regio Vi - Ai Voice
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Lingua: Italiano
Il cuore della Casa degli Amorini Dorati è un peristilio di tipo rodio, cioè un giardino interno circondato da colonne su tutti i lati, ma con un lato – quello settentrionale – più alto degli altri e sormontato da un piccolo frontone triangolare.
Da qui si apriva il grande salone di rappresentanza, una sala destinata a ricevere ospiti importanti, decorata con pitture mitologiche di qualità raffinata e con un pavimento a mosaico ornato da un rosone centrale.
Il peristilio non era solo uno spazio scenografico: qui si trovavano anche due luoghi di culto. Da un lato il larario, cioè l’edicola sacra destinata al culto dei Lari, le divinità protettrici della famiglia e della casa; dall’altro un piccolo santuario in stile egittizzante, con immagini legate al culto della dea Iside. Tra queste compaiono Iside stessa, Serapide, Arpocrate e Anubi, riconoscibile dalla testa di sciacallo. La presenza di queste figure mostra quanto la religione egizia fosse diffusa a Pompei nel I secolo dopo Cristo.
Il giardino era inoltre concepito come una sorta di collezione d’arte privata: vi erano infatti rilievi e sculture, alcune delle quali erano originali greci....