MUSEO ARCHEOLOGICO DI TORINO, Giardini Reali
- Durata file audio: 2.53
- Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
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Lingua: Italiano
Terminata la visita al Museo Archeologico, ti meriti una passeggiata rasserenante nel verde del magnifico parco storico che si estende dietro Palazzo Reale. Grazie ad un felice restauro in due fasi, prima gli alberi, poi le sculture settecentesche, adesso puoi finalmente godere appieno di questo spazio in cui arte e natura si compenetrano. Vedrai grandi ippocastani, platani e tigli, ma anche Ginkgo biloba, cedri, noci e molti altri fusti dal legno pregiato.
Amanti com’erano della vita all’aria aperta, dei cani e dei cavalli, i Savoia non potevano certo pensare di avere una residenza senza uno spazio verde! Il primo progetto dei Giardini Reali risale ad Emanuele Filiberto, nella seconda metà del ‘500. Era un tipico giardino dell’epoca arredato con fontane e grotte, vasche per i pesci e gabbie per gli uccelli, soprattutto esotici. C’era perfino una zona riservata agli agrumi, che però non erano piantati in terra ma in grossi vasi. Nella serra che li proteggeva d’inverno, chiamata appunto “Orangerie”, sei appena stato per ammirare il Museo di Antichità.
Per passeggiare nei Giardini Reali hai a disposizione un’area di circa cinque ettari. Il nucleo più antico a nord di Palazzo Reale è il Giardino Ducale; nel Giardino delle Arti, a est, ritrovi la stessa impostazione di viali e prospettive ideata per Versailles; mentre nel settore nord-est hai il Boschetto di matrice ottocentesca, con arbusti più alti....