CANAL GRANDE, Secondo Tratto

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Di fronte a San Marcuola puoi vedere il grandioso Fondaco dei Turchi, che un tempo era sede commerciale dei mercanti orientali, e oggi del Museo di Storia Naturale. È un edificio di origine medievale, fra i più tipici e fotografati del canale, anche se il suo aspetto è frutto di un pesante restauro ottocentesco che ha ripristinato la facciata bizantina, percorsa da un lungo loggiato e chiusa tra due torri.

Subito dopo, sempre alla tua destra, c’è un palazzo merlato quattrocentesco, il severo Deposito del Megio, cioè il deposito del miglio, o piuttosto delle granaglie in generale. Poi ecco il divertente Palazzo Belloni, opera barocca di Baldassarre Longhena, con due pinnacoli aguzzi puntati verso il cielo. Questo palazzo, come alcuni di quelli del primo tratto del Canal Grande, apparteneva a una famiglia di non antichissima nobiltà: infatti devi sapere che il Senato di Venezia dava anche alle famiglie “nuove” la possibilità, pagando grosse somme di denaro, di iscriversi all’albo d’oro del patriziato, entrando così a far parte della casta dei potenti.

Spostati ora velocemente dall’altra parte, altrimenti rischi di perderti il magnifico Palazzo Vendramin Calergi, uno dei più importanti di questo tratto del Canale, famoso anche perché ospita il Casinò di Venezia. Fu iniziato sul finire del ’400, ed è un capolavoro di armonia rinascimentale per le decorazioni raffinate e le splendide finestre ad arco incorniciate da colonne scanalate....

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