CASTELVECCHIO, Museo Seconda Parte

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Saliti al piano superiore, partendo dalla sala numero 13, una sequenza di Madonne col Bambino apre la sezione dedicata alla pittura veneta del ‘400, che si sviluppa fino alla cosiddetta “sala della Torre” o Saletta del Mantegna.

Particolarmente interessante è il confronto tra due grandi pittori: Giovanni Bellini e Andrea Mantegna. I due artisti, coetanei, erano imparentati: Mantegna aveva sposato la sorella di Bellini.

Il paragone tra opere simili per dimensioni e soggetto, mostra come Giovanni Bellini, esprimeva con delicatezza i sentimenti, mentre Mantegna prediligeva una composizione austera e monumentale.

Fra gli altri artisti in questa sezione ti segnalo Carlo Crivelli, Vittore Carpaccio e diversi esponenti della scuola veronese.

Dopo aver visitato questo gruppo di sale, prosegui attraverso una bella raccolta di armi antiche, recati ad osservare da vicino, sospesa su una passarella, la bella statua equestre di Cangrande della Scala, che avevamo già visto dal cortile. Possiamo così ammirare il celebre sorriso del signore di Verona, che accenna a un simpatico gesto di saluto. Il gioco architettonico progettato da Carlo Scarpa, in un contesto di strutture e di luci tra interno ed esterno, è splendido e di forte suggestione.

Le sale successive ci conducono attraverso la pittura dal ‘500 al ‘700....

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