VAN GOGH MUSEUM, Campo Di Grano

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Il Campo di grano con corvi, il capolavoro con cui si conclude abitualmente la visita al Van Gogh Museum, è il vero e proprio testamento artistico e la più drammatica opera del pittore, che all’interno di questo stesso campo, si sparò al petto un colpo di rivoltella mortale, qualche mese dopo averlo terminato: tuttora si discute se volesse davvero uccidersi.

La natura e il paesaggio risultano deformati, agitati, carichi di presagi come i funerei corvi neri, schizzati con pochissime pennellate, che volano sul campo. Van Gogh non mescola le tinte sulla tavolozza: ogni pennellata è un segno deciso e ben riconoscibile che lascia una traccia di colore molto marcata. Il giallo elettrico del grano contrasta così con il bruno del terreno e l’azzurro cupo del cielo, come se ciascun elemento combattesse con gli altri.

Il dipinto è stato realizzato nel 1890 a Auvers-sur-Oise, una cittadina di campagna a trenta chilometri da Parigi, dove Van Gogh si era trasferito per essere assistito da uno specialista di malattie psichiche, il dottor Gachet. Negli ultimi due mesi della propria vita Van Gogh, quasi prevedendo la fine vicina, dipinse con disperata frenesia: ma, invece di placare le sue ansie, la pittura esasperava la sua tensione....

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