LINCOLN CENTER, Seconda Parte

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La struttura della Lincoln Center Plaza rappresenta una delle poche eccezioni all’urbanismo newyorchese, dove le piazze sono spesso dei meri incroci di strade. Ciò è dovuto al fatto che il giovane architetto Harrison, al ritorno dal suo anno di studio a Roma, decise di riproporre nella city una piazza che ricordasse il Campidoglio. Non so se noti la somiglianza… comunque c’è anche chi dice che questo spazio, circondato da edifici monumentali in marmo travertino, evoca più l’estetica dell’EUR di Roma che quella resa celebre da Michelangelo.

Avvicinati ora alla Revson Fountain. Questa fontana, costruita da Philip Johnson, fu all’epoca quella tecnologicamente più avanzata della metropoli, e, dopo il restyling del 2009, ha addirittura migliorato il suo primato. Se non ci credi, torna qui di notte, quando alla ritmica danza dei getti d’acqua si unisce quella delle luci: ti sembrerà di stare a Las Vegas, davanti all’hotel Bellagio, con l’unica differenza che tra i flutti apparirà la sagoma di un edificio totalmente differente: il Metropolitan Opera House.

Prova ora a immaginarti questo famoso teatro lirico, percepibile attraverso i cinque grandi archi della facciata, illuminato dai lampadari in cristallo e i murales di Chagall tutt’intorno......

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