Congresso di Vienna
Il Congresso di Vienna (1814-1815) fu una conferenza internazionale convocata per ridisegnare la mappa politica dell'Europa dopo le Guerre Napoleoniche. Il congresso si tenne nella capitale austriaca, Vienna, e vi parteciparono i rappresentanti delle principali potenze europee: Austria, Russia, Prussia, Gran Bretagna e Francia, oltre a numerosi altri stati minori.
Il principale obiettivo del Congresso di Vienna era quello di ristabilire l'equilibrio di potere in Europa e prevenire future guerre continentali. La conferenza fu dominata da figure di spicco come il cancelliere austriaco Klemens von Metternich, il ministro degli esteri britannico Visconte Castlereagh, il ministro degli esteri russo Karl von Nesselrode e il rappresentante francese Charles-Maurice de Talleyrand.
Tra le principali decisioni del congresso vi furono:
-la restaurazione delle monarchie: Molti dei troni rovesciati durante le Guerre Napoleoniche furono restaurati. I Borbone tornarono al potere in Francia, Spagna e Napoli.
- ristabilire le frontiere europee: Le frontiere di molti stati furono ridisegnate. La Francia tornò ai confini del 1792, la Prussia guadagnò territori in Germania e Polonia, l'Austria ricevette il controllo della Lombardia e del Veneto, e il Regno Unito dei Paesi Bassi fu creato unendo Belgio e Olanda.
- la formazione della Confederazione Germanica: Una lega di 39 stati tedeschi sostituì il Sacro Romano Impero, sciolto nel 1806.
- Stabilire un nuovo equilibrio tra le potenze europee: Fu stabilito un sistema di alleanze per mantenere l'equilibrio di potere e prevenire la dominazione di un'unica nazione sull'Europa.
Il Congresso di Vienna riuscì nel suo intento di stabilizzare l'Europa e garantire un periodo di relativa pace che durò fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914. Sebbene non tutte le aspirazioni nazionaliste e liberali furono soddisfatte, il congresso pose le basi per l'ordine politico europeo del XIX secolo e rappresentò un esempio di diplomazia multilaterale.