CENTRE GEORGES-POMPIDOU

Durata file audio: 2.28
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

Il Centre Georges-Pompidou è uno dei luoghi più avveniristici di Parigi!

Il centro che hai davanti deve il proprio nome al presidente della Repubblica che ne promosse la creazione, ma è noto anche come “Beaubourg”, nome della piazza in cui sorge. Situato nel cuore del mondano quartiere del Marais, è il principale centro culturale della città, dove potrai visitare una delle più grandi collezioni europee di arte moderna. L’edificio fu terminato nel 1977 e suscitò perplessità e critiche per la scelta innovativa di collocare all’esterno gli elementi strutturali, normalmente nascosti alla vista. Cavi elettrici, bocche di aerazione che paiono fumaioli di transatlantici, tubi e condutture sono stati portati all’esterno dell’edificio e formano una gabbia colorata attorno alle sale interne che ti faranno pensare a una gigantesca costruzione di Lego o di Meccano. I percorsi delle scale mobili sono colorati di rosso e collegano i sei piani alti a cui si aggiungono quattro livelli interrati. Gli elementi blu sono i circuiti di areazione, i gialli sono i circuiti elettrici e i verdi le tubature dell’acqua.

Vent’anni dopo la sua apertura, il Beaubourg è stato chiuso per oltre due anni per un radicale lavoro di trasformazione dell’interno, reso necessaria dallo straordinario successo di visitatori. Per darti un’idea, calcola che quando fu costruito si stimava che avrebbe ospitato circa 5000 persone al giorno ma alla fine l’affluenza media si era attestata sui 25.000!

Volutamente fuori scala rispetto al denso quartiere circostante di origine medievale, il Beaubourg domina una vasta piazza che si è ormai trasformata in una specie di corte dei miracoli di tipo neomedievale, in cui puoi incontrare di tutto, dagli artisti di strada ai gruppi di turisti in marcia, dai venditori di cianfrusaglie agli esperti d’arte che si dirigono verso la fornitissima biblioteca.

CURIOSITÀ: Una delle attrazioni del Beaubourg che non mancherà di sedurti è la fantasiosa Fontana Stravinsky, degli scultori Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely, con 16 automi variamente legati alle composizioni del musicista russo Igor Stravinskij.

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