CONSERVATOIRE ARTS ET METIERS, Museo

Durata file audio: 2.19
Italiano Lingua: Italiano
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA


Ciao, sono Emiliano, la tua guida personale, ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto ad una delle meraviglie del mondo.

Oggi ti accompagnerò nella visita del complesso architettonico di Saint-Martin-des-Champs, oggi sede del Conservatoire national des arts et métiers.

Il Conservatoire è uno dei luoghi più affascinanti di Parigi!

Ti trovi a ridosso della cerchia dei Grands Boulevards, vicino alla Porta Saint-Martin, ai bordi delle mura medievali oltre le quali un tempo si stendevano una volta i terreni agricoli.

Questo complesso architettonico fu un autentico centro di potere tra il 1100 e il 1400 ed è tuttora molto imponente, ma durante la Rivoluzione Francese fu trasformato in modo radicale. L’abbazia fu sconsacrata ed è diventata la sede del Conservatorio Nazionale delle Arti e Mestieri, un’università a cui fu presto abbinato il Musée des arts et métiers, inaugurato nel 1802, nello spirito dell’Illuminismo, per mostrare la storia delle invenzioni tecniche e scientifiche. Naturalmente oggi con l’apertura del centro della Villette il museo ha perso l’ambizione di documentare l’attualità, ed è diventato solo una raccolta di carattere storico. Per la grande importanza e la bellezza degli oggetti ti segnalo in particolare la sezione dedicata agli orologi antichi.

Visitando il museo riesci ancora a individuare qualche traccia del monastero medievale, nonostante i pesanti rimaneggiamenti: dalla cupola oscilla un pendolo di Foucault, mentre sotto una volta della navata sono sospesi aeroplani che risalgono alla preistoria dell’aviazione. Nella navata si trova il modello della prima locomotiva a vapore, che vi fu collocata fin dall’apertura del museo a simboleggiare il passaggio dall’edificio religioso alla civiltà laica del progresso tecnologico.

La parte meglio conservata del complesso monastico è comunque il grande refettorio, eretto a metà del ‘200: oggi ospita la biblioteca, ma nella sua sagoma potente e snella puoi riconoscere la mano dello stesso architetto della Sainte-Chapelle.

 

CURIOSITÀ: Fra i pezzi del museo che ti colpiranno c’è un automa risalente al 1784, che può suonare otto arie diverse su una specie di cetra. La suonatrice è vestita e acconciata come la sua prima proprietaria, Maria Antonietta.

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