GRAND ET PETIT PALAIS, Grand Palais

Durata file audio: 2.39
Italiano Lingua: Italiano
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA


Come ti ho raccontato, il Grand Palais e il Petit Palais sono concepiti apposta per ospitare esposizioni artistiche, e in sostanza hanno mantenuto questo ruolo, pur attraversando varie vicissitudini nel corso del ’900, il secolo di cui hanno festeggiato l’arrivo. La loro architettura è ancora in bilico tra il desiderio di rinnovamento e la tradizione accademica.

Di certo non si può dire che i nomi degli edifici siano un capolavoro di fantasia! Il Grand Palais, o “palazzo grande”, è tutto di vetro e acciaio, si basa sostanzialmente sulla ingegneria ferroviaria e in fondo non è molto diverso dalle pensiline realizzate per la stazione d’Orsay, anch’essa legata all’Expo dell’anno 1900. Ma la cosa che ci sorprende di questo monumento è che il suo “cuore” moderno si presenta in una veste architettonica di pietra aulica, tradizionale, che può ricordarti perfino i canoni del neoclassicismo. Si intona, insomma, a un gusto “parigino” di grandiosità un po’ fuori dal tempo e dalle mode.

La sua lunga facciata è preceduta da un porticato solenne, e probabilmente la troverai abbastanza monotona nell’insieme, anche se ti riserva piacevoli sorprese decorative che appartengono al cosiddetto stile art nouveau, come le simpatiche statue ornamentali e la bella cancellata in ferro battuto.

All’interno, un’altra cosa che magari non ti aspetteresti è la scalinata in acciaio che dall’atrio ti porta in un vastissimo spazio coperto dalla volta in ferro con vetrate. Del resto devi tenere presente che anche se è nato come sede espositiva per l’arte, il Grand Palais ha ospitato nella sua storia anche altri generi di mostre e fiere, dai cavalli alle automobili.

Nel 1993 una lastra del suo rivestimento si staccò e precipitò, fortunatamente senza fare vittime ma rivelando che la struttura, pur non ancora centenaria, era già assai malconcia. Dopo dodici anni di restauro e ammodernamento è stato riaperto, recuperando la sua vocazione come sede di mostre di arti figurative. Se vuoi sappi che puoi anche cenare nel suo ristorante, in una scenografica sala a colonne.

 

CURIOSITÀ: Nel 1907 il Grand Palais ospitò una mostra dedicata al pittore Paul Cézanne, che vivendo in provincia era relativamente poco conosciuto a Parigi. La mostra ebbe un profondo influsso sull’arte del primo ‘900: Pablo Picasso ed Henri Matisse la visitarono assieme e ne rimasero sconvolti. Matisse, uscendo, disse: “era un grande maestro”; Picasso replicò: “no, era nostro padre!” Entrambi, da quel momento, cambiarono stile.

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