VERSAILLES, Interno
Mentre dall’esterno il palazzo ti appare sostanzialmente unitario e coerente, quando visiterai gli appartamenti interni dovrai fare molti salti mentali fra le date, gli stili e i re di Francia. Dal Re Sole alla Rivoluzione, Versailles ha ospitato sovrani per 107 anni, e imparerai presto a riconoscere le parti che risalgono a Luigi XIV da quelle caratterizzate dal gusto più leggero di Luigi XV, in pieno ‘700. Inoltre, alcuni ambienti sono stati ulteriormente modificati nell’800, quando Luigi Filippo fece arredare alcune sale secondo un gusto “neogotico” decisamente inadeguato.
Il primo ambiente che incontri è la luminosa Cappella dedicata a Luigi IX, il re che fu fatto santo, disegnata meravigliosamente dall’architetto Hardouin-Mansart. La luce sgorga dalle grandi finestre, e i toni bianchi e dorati della decorazione rendono leggera l’architettura. Guardando la tribuna a balconata puoi facilmente immaginarti il Re Sole che assisteva alla Messa quotidiana proprio da lì, infatti era collegata direttamente ai suoi appartamenti.
Passando dal sacro al profano, metti in pausa e vai a visitare l’Opéra.
L’Opéra è il teatro interno che fu progettato per re Luigi XV e inaugurato nel 1770 con un grandioso spettacolo in occasione del matrimonio del futuro re Luigi XVI con la principessa austriaca Maria Antonietta. Tutto è teatro: l’ambiente sembra di marmo, ma è solo stucco; la forma ovale favorisce un’acustica perfetta; complesse macchine da scena permettono di modificare l’assetto architettonico della sala, per ospitare balli, banchetti o rappresentazioni. Tra le colonne, che ti ricorderanno i modelli dell’architettura rinascimentale di Palladio, trovavano posto fino a 700 spettatori.
Preparati ad attraversare ora le sfarzosissime sale del Grand Appartement, in cui gli ambienti si susseguono uno dopo l’altro: la regia generale della decorazione è di Charles Le Brun, l’artista di riferimento del classicismo francese. Affreschi, arazzi, stucchi e sculture celebrano la gloria del re Sole. La più importante fra queste, e in assoluto fra le opere d’arte conservate a Versailles, è il busto in marmo di Luigi XIV dovuto al più grande scultore dell’età barocca, il napoletano Gianlorenzo Bernini. Guarda che straordinaria vitalità nel soffio di vento che gonfia come un’onda il mantello del re, e che energia nel suo girare la testa! Bernini realizzò apposta un basamento molto stretto, su cui la figura del re si libra con sorprendente leggerezza.
CURIOSITÀ: Lo sapevi che il “Re Sole” era un ottimo ballerino? Si esercitava tutti i giorni, ed era talmente appassionato di danza che fu lui a creare il famoso Balletto dell’Opéra.