HACKESCHE HÖFE, Hackesche Höfe
Ciao, sono Tatiana, la tua guida personale, ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto ad una delle meraviglie del mondo, gli Hackesche Höfe.
Hackesche Höfe è il più celebre complesso di cortili che costella il quartiere di Scheunenviertel, l’ex quartiere ebraico.
Ti trovi in una delle zone oggi più alla moda di Berlino. Devi sapere, tuttavia, che questo quartiere è stato per lungo tempo povero. Situato per secoli fuori dalle mura, alla fine del Seicento, venne ribattezzato “rione dei granai” in quanto furono qui spostati i fienili, che venivano così tolti dal centro cittadino. La sorte del quartiere mutò all’inizio del Novecento, quando numerosi ebrei provenienti dall’Europa dell’Est iniziarono a insediarvisi, dando vita ad un grande rinnovamento. Si aprirono negozi e commerci e un fervore di attività iniziò a contraddistinguere la zona.
Con il nazismo e la deportazione degli ebrei, il quartiere perse però la sua vitalità che riuscì a ricreare solo in epoca più recente tornando ad essere uno dei rioni più “cool” di Berlino, ricco di locali notturni, gallerie d’arte e negozi di moda all’avanguardia.
Su Rosenthalerstrasse si apre il complesso di otto cortili interconnessi uno con l’altro, meglio conosciuto come Hackesche Höfe, costruito come mercato nel 1907 dall’architetto Kurt Berndt.
Durante gli anni della Guerra Fredda il complesso non veniva completamente utilizzato e pensa che risorse a nuova vita solo dopo un lungo lavoro di restauro terminato nel 1997.
L’ingresso principale è al numero civico 40. Un palazzo caratterizzato da una splendida facciata Liberty ti conduce al primo cortile con edifici che hanno le pareti interamente decorate da piastrelle colorate. È stato ideato, come la facciata, dall’architetto August Endell.
Da qui puoi addentrarti negli altri chiostri alla scoperta di un vero e proprio microcosmo urbano, popolato di caffè, teatri, cinema, ristoranti, boutique, esposizioni d’arte e luoghi di spettacolo.
Ti saluto con una curiosità: l’Hackesche Höfe è un monumento anche della comunità ebraica berlinese poiché nel 1939 era di proprietà di un imprenditore di religione ebraica e ospitava la scuola ebraica. Ma il proprietario fu costretto a vendere dai Nazisti e la scuola venne sfrattata e devastata.