MUSEUM TOPOGRAPHIE DES TERRORS, Museum Topographie Des Terrors
Ciao, sono Alessandro, la tua guida personale, ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto ad una delle meraviglie del mondo, il museo Topographie des Terrors, cioè la “topografia del terrore”.
Il museo è situato dove, tra il 1933 e il 1945, sorgeva il quartiere generale della Gestapo, la terribile e crudele polizia segreta nazista. L’intero quartiere fu pesantemente bombardato e poi raso al suolo dopo la seconda guerra mondiale. Nel corso della ricostruzione della città, però, rimuovendo le macerie, sono state ritrovate le gallerie segrete e le celle dove venivano tenuti e torturati gli oppositori politici. Così nel 1987, per i 750 anni di Berlino, si è deciso di utilizzare l’area per una mostra all’aperto sulle efferatezze naziste.
La mostra ebbe un tale successo da diventare permanente. Negli anni seguenti sono proseguiti gli scavi dei sotterranei, e nel 2010 è stato edificato un enorme capannone espositivo di 800 metri cubi per integrare i reperti. Nello stesso tempo sono state aperte al pubblico le gallerie e le celle nel sottosuolo, che rappresentano uno dei momenti più emozionanti e coinvolgenti della visita.
Una serie di suggestivi pannelli fotografici, allestiti per tematiche, ti porta indietro nel tempo fino a quegli anni bui, ricostruendo le atrocità e i metodi di tortura e persuasione della spietata polizia di Hitler. Sono ben illustrate le tappe della politica del terrore che ha portato alla morte di migliaia di persone, e vengono dati nomi e volti ai responsabili di quelle atrocità commesse sia in Germania sia nel resto dell’Europa, tra il 1939 e il 1945.
Il museo documenta anche il generale clima di silenzio-assenso nei confronti dei metodi della Gestapo che rese possibile l’instaurarsi del sistema del terrore.
Dal museo parte anche un lungo tratto del Muro di Berlino che non è stato abbattuto dopo la riunificazione. Lo puoi vedere in Niederkirchnerstrasse dove il muro segue la strada per circa 200 metri.
Ti saluto con una curiosità: Un tratto della mostra fotografica è allestito proprio nella trincea scavata di fronte alle fondamenta delle celle della Gestapo, là dove i prigionieri politici venivano interrogati, torturati e, infine, uccisi.