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La Maschera di Agamennone è uno dei tesori del museo e uno dei suoi simboli più amati. La sua bellezza e la storia della scoperta fanno ormai parte del mito della Grecia stessa.

Nel 1876 Schliemann stava scavando la città di Micene nel Peloponneso, fiorita tra il 1700 e 1200 avanti Cristo. In alcune tombe nei pressi del palazzo reale scoprì un vero tesoro. Il volto di alcuni defunti era coperto da una maschera d’oro, mentre sul corpo si trovavano tessuti riccamente decorati con rosette in lamina d’oro, circondati da altri splendidi oggetti. In tutto rinvenne ben 14 chili di reperti d’oro e numerosi in avorio e ceramica, non meno spettacolari e importanti.

La Maschera di Agamennone, il più famoso di questi oggetti, è lavorata a sbalzo dalla parte posteriore. I dettagli di baffi, barba e sopracciglia esaltano la superficie liscia, conferendo al “ritratto” un’espressione di severa sovranità. Schliemann, esaltato dall’idea di aver trovato gli eroi dell’Iliade, sostenne di aver trovato la tomba del re Agamennone, uno dei principali protagonisti del poema, che sarebbe vissuto intorno al 1200 avanti Cristo. Successivi studi hanno però dimostrato che la maschera è più antica di ben tre secoli.

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