RIOMAGGIORE, Castello - Ai Voice

Durata file audio: 2.20
Italiano Lingua: Italiano


Il Castello di Riomaggiore, conosciuto anche come Castello dei Marchesi di Turcotti o Castellazzo di Cerricò, domina dall’alto l’abitato ed è uno dei simboli storici più riconoscibili del borgo. Le sue origini risalgono alla seconda metà del XIII secolo, quando i marchesi Turcotti, signori del luogo, decisero di erigere una fortificazione a difesa della comunità. Con il passaggio del territorio sotto il controllo della Repubblica di Genova, nel Quattrocento il castello venne rinforzato e ampliato, rafforzando la sua funzione difensiva lungo la costa.

Dal punto di vista architettonico, l’edificio si presenta con una pianta regolare, a forma quadrangolare, con possenti mura in pietra locale che gli conferiscono un aspetto severo ma perfettamente integrato con il paesaggio circostante. Due torri circolari, poste agli angoli, rafforzavano la struttura, rendendola più adatta a resistere ad assalti e ad ospitare postazioni di difesa. L’insieme è semplice e funzionale, tipico delle architetture militari liguri dell’epoca.

Oltre al valore storico, ciò che colpisce maggiormente è la posizione. Dal piazzale antistante si apre una vista spettacolare sul mare delle Cinque Terre e sulle case colorate di Riomaggiore, che sembrano arrampicarsi fin sotto le mura.

All’interno, gli ambienti sono sobri e privi di decorazioni monumentali, come spesso accade nelle strutture di origine militare. Nei secoli più recenti il castello ha conosciuto periodi di degrado, ma importanti interventi di restauro ne hanno restituito l’agibilità e la funzione. Oggi è aperto al pubblico e utilizzato per eventi culturali, esposizioni e mostre.

 

Curiosità: per secoli gli abitanti hanno chiamato affettuosamente questa costruzione il “Castellazzo”. Il termine, tipico del dialetto ligure, sottolinea non solo la robustezza dell’edificio, ma anche il legame profondo che lega la popolazione al suo antico baluardo, percepito non più soltanto come fortezza militare ma come simbolo collettivo e parte integrante dell’identità del borgo.

 

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