SANTA CROCE, Interno
Adesso entra in chiesa. Anche se l’ingresso è dal lato sinistro, una volta all’interno ti consiglio di andare subito a metterti con le spalle al muro della facciata per ammirare l’insieme maestoso e semplice dell’architettura, cominciando la visita come se fossi entrato dalla porta principale.
Guarda! Guarda che ricchezza di affreschi, di altari, di monumenti funerari, di sculture, eppure quanta semplicità! Questa chiesa monumentale è l’esempio perfetto dello stile solenne e potente che si impone a Firenze alle soglie del ‘300 grazie ad Arnolfo di Cambio, autore anche del progetto del Duomo e di Palazzo Vecchio. Ammira la pianta a forma di croce, con il coro quadrato alto e poco profondo in fondo alla navata centrale, fiancheggiato da cinque cappelle per parte. Ammira le arcate gotiche alte e larghe sorrette dai semplici pilastri ottagonali, e il ballatoio che corre lungo tutto lo spazio centrale interrompendo lo slancio verticale e favorendo l’armonia generale. Nota la semplicità del soffitto in travi di legno, e la preziosità della luce che viene filtrata dalle vetrate colorate trecentesche. Ammira, soprattutto, il contrasto così efficace tra i colori dei materiali: il grigio della pietra serena, il rosso del pavimento di cotto, il bianco degli intonaci.
I dodici altari laterali, tutti uguali, sono stati progettati da Giorgio Vasari e vi puoi vedere grandi quadri d’altare dello stesso Vasari e di altri pittori fiorentini suoi contemporanei, della seconda metà del ‘500.
Come ti dicevo, nei secoli Santa Croce è diventata il luogo di sepoltura più ambito per gli italiani illustri: pensa che solo nel pavimento ci sono ben 256 lapidi funerarie! Lungo le navate laterali si trovano le tombe monumentali, realizzate tra il ‘500 e l’800, di molti personaggi dell’arte, della letteratura e della storia, tra cui Michelangelo, Machiavelli, Galileo, Alfieri, Rossini e il già citato Foscolo. Contiene numerose sculture quattrocentesche, fra cui due incantevoli tombe ad arco, sui due lati opposti, e il pulpito a rilievi, appoggiato a un pilastro sulla destra.
Mentre ti aggiri tra tanti splendori, non mancare due capolavori assoluti di Donatello: il rilievo con l’Annunciazione, verso il fondo del lato destro, e l’espressivo, drammatico Crocifisso di legno nella cappella all’estremità sinistra.
CURIOSITÀ: Sul monumento funebre del drammaturgo Niccolini vai a vedere la statua della Libertà della Poesia: secondo alcuni ispirò lo scultore Bartholdi, autore della più famosa Statua della Libertà che domina la baia di New York.