UFFIZI, Botticelli

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Le grandi scene mitologiche di Botticelli (la Primavera, la Nascita di Venere e Pallade nonchè il centauro) sono il frutto prezioso del momento intellettuale dominato da Lorenzo il Magnifico. Anche se sono state interpretate in molti modi e contengono molti significati nascosti, tutte le opere sono comunque accomunate dall’esortazione alla misura, alla grazia, alla gentilezza.

Per la cultura dell’umanesimo fiorentino, Venere rappresenta la bellezza, l’armonia, il trionfo delle virtù umane sugli istinti bestiali.

Nel dipinto noto come Primavera tutte le figure sono allineate su un unico piano, con un bosco sullo sfondo. Per capire la scena, devi osservarla da destra verso sinistra, cominciando con l’impetuoso vento Zefiro che insegue la fidanzata Clori tra gli alberi. All’abbraccio del vento primaverile, Clori si trasforma in Flora, e semina il mondo di fiori: Botticelli ha dipinto circa 130 specie diverse di fiori con minuziosa precisione botanica. Al centro, vedi Venere che si stacca dal verde scuro di un cespuglio con gesto rasserenante e garbato; al di sopra suo figlio Eros è pronto a scoccare la freccia della passione....

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