UFFIZI, Palazzo
Ti riassumo brevemente la storia degli Uffizi: il palazzo fu costruito nel 1560 da Giorgio Vasari accanto a Palazzo Vecchio, per ospitare gli “uffici” amministrativi del governo, ma anche per diventare la prima parte, la più prestigiosa, del lungo percorso riservato che raggiunge Palazzo Pitti, dove i granduchi si erano trasferiti. Ancora oggi, un ponticello mette in collegamento Palazzo Vecchio con gli Uffizi.
Architetto, pittore e scrittore, Vasari realizza un vero capolavoro: demolisce alcuni edifici precedenti, fra cui una chiesa, e disegna una piazza lunga e stretta circondata su tre lati da una breve gradinata e dal porticato del nuovo palazzo, a due piani su alte arcate. Il lato breve, affacciato sull’Arno, è concepito come una spettacolosa loggia panoramica. Nell’800, l’arredo esterno sarà poi arricchito dalla presenza di ventotto grandi statue di fiorentini illustri: li puoi vedere nelle nicchie.
Ancora prima di entrare nel vivo delle collezioni della Galleria, gli Uffizi ti coinvolgono fin da pianterreno.
Dopo la biglietteria, una passerella ti porta nell’ampio spazio corrispondente all’antica chiesa romanica. Alle pareti, in dialogo con alcune opere del ‘900, puoi ammirare gli affreschi staccati degli Uomini Illustri, dipinti a metà del ‘400 da Andrea del Castagno: celebri sono i ritratti dei poeti toscani del ‘300: Dante, Petrarca, Boccaccio. Sul fondo ti aspetta un altro importante affresco staccato quattrocentesco, la grande Annunciazione di Botticelli.
Il Gabinetto dei disegni e delle stampe, che puoi visitare al primo piano del palazzo, occupa lo spazio dell’antico Teatro Mediceo. Con oltre centomila fogli dal ‘300 al ‘900, esposti a rotazione sotto forma di mostre temporanee, è una delle più importanti raccolte di grafica del mondo.
Nel palazzo, e soprattutto nei lunghi corridoi della Galleria, sono disseminate moltissime statue antiche, tanto che potresti dedicare una giornata agli Uffizi facendo finta di essere in un museo archeologico e ignorando del tutto i dipinti. Faresti una full immersion nelle opere ellenistiche e romane, molte delle quali integrate da vari scultori toscani durante il Rinascimento, come per esempio il gruppo del Laocoonte completato da Baccio Bandinelli, che non puoi assolutamente mancare. Pensa che perfino Michelangelo, da giovane, si impegnò in questo tipo di “restauro” delle statue classiche.
CURIOSITÀ: Il Palazzo degli Uffizi fu costruito in un rione talmente malfamato che veniva chiamato “Baldracca”, dal nome di una bettola famosa per il suo giro di prostituzione.