PIAZZA SANT'ORONZO, Seconda Parte

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Italiano Lingua: Italiano


A sinistra del Sedile una parte della piazza è stata scavata nel 1938 per riportare alla luce una parte dell’Anfiteatro Romano, edificato tra I e II secolo dopo Cristo. La struttura fu fortunatamente casualmente riscoperta nel 1901 in un’area edificata verso la fine del ‘500.

L’anfiteatro misurava 102 metri per 83 e poteva contenere circa 20.000 spettatori. In origine si sviluppava su più piani, come il Colosseo, con spettacolare grandiosità. Otto metri sotto l’attuale livello del suolo, si trova l’arena, cioè lo spazio centrale coperto di sabbia destinato agli spettacoli, soprattutto combattimenti tra gladiatori e cacce.  

L’anfiteatro, in parte scavato direttamente nel tufo e in parte costruito su robuste arcate, è quasi completamente scomparso e la parte ancora visibile è il risultato di un restauro. Le aperture delle gradinate, chiamate “vomitoria”, permettevano l’ingresso degli spettatori che vi accedevano tramite le gallerie sotto le gradinate.

Di fronte all’Anfiteatro puoi vedere la bella e ordinata facciata della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita verso il 1590 da Michele Coluzio. Rispetto ad altre chiese leccesi qui non noti le tipiche decorazioni scultoree. La chiesa è infatti un esempio di architettura estranea al gusto locale, caratteristica di un momento in cui la Chiesa di Roma cercava di imporre i suoi modelli culturali anche in Puglia.

Cerca infine la facciata del Banco di Napoli sulla quale puoi leggere l’ora dal favoloso Orologio delle Meraviglie, realizzato in bronzo nel 1955 da Francesco Barbieri, alto quasi 10 metri e reputato il più grande del mondo.

 

Curiosità: I leccesi hanno sempre cercato di non calpestare il Mosaico della lupa, realizzato nel 1953 da Giuseppe Nicolardi che vedi al centro della piazza. Però l’opera col tempo si era comunque sciupata e i turisti avevano preso la pessima abitudine di strapparne delle pietruzze come souvenir.

Finalmente nell’estate del 2017 il mosaico è stato restaurato e l’autore, ormai novantunenne, sensibilmente commosso ha raccontato come in origine avesse scelto e lavorato una per una le pietruzze da usare, prelevandole dalle cave a nord di Lecce o dalle scogliere sul mare.

Finisce qui la nostra visita a Piazza Sant’Oronzo. MyWoWo ti ringrazia e ti dà appuntamento a un’altra Meraviglia del Mondo!

 

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