ZISA, Zisa
Ciao, sono Barbara la tua guida personale ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto a una delle meraviglie del mondo: la Zisa, una leggendaria residenza dei re normanni.
La splendida Villa Zisa fu costruita a partire dal 1164 da artigiani provenienti dalla Tunisia per il re normanno Guglielmo I, smanioso di sorpassare lo splendore del castello della Favara, costruito da suo padre. Il suo nome deriva dall’arabo al-aziz, che significa la splendida. Devi sapere che gli Arabi erano stati i signori di Palermo prima dei Normanni, trasmettendo alla città usi e costumi della loro civiltà, tra le più raffinate dell’epoca. Infatti questa magnifica residenza è tipicamente saracena: un meraviglioso luogo di delizie, un tempo circondato da rigogliosi giardini, dove cantavano gli uccelli, impreziositi da fontane e specchi d’acqua artificiali, in cui si allevavano pesci di diverse specie.
Nel 1636 la sontuosa dimora, ancora utilizzata da numerosi principi e regnanti, venne restaurata. Nel Novecento invece fu lasciata in stato di vergognoso abbandono finché nel 1972, dopo il disastroso crollo dell’intera parte destra, iniziarono dei lunghissimi lavori di restauro per farne un museo dedicato alle poche ma preziose antichità islamiche recuperate a Palermo.
L’esterno si presenta come un severo blocco squadrato e compatto, appena ingentilito dal sottile disegno delle cornici delle finestre e dalle cornici orizzontali che segnano i diversi piani.
Ora metti in pausa ed entra nel palazzo.
Al piano terreno, tre profondi archi si aprono sulla vasca per i pesci e sui giardini recentemente restaurati, anche se ben lontani da suscitare lo stupore dei tempi normanni. L’arco centrale corrisponde alla stanza della fontana, dove l’acqua che scorreva sui pannelli di marmo impreziositi dagli intarsi, allietava gli ozi dei monarchi.
Sulle pareti puoi ammirare quello che sopravvive degli splendidi mosaici che decoravano l’ambiente in cui si svolgevano le magnifiche feste.
Al piano superiore si trovava un atrio a cielo aperto, per godere della frescura della sera e osservare il cielo, che venne però coperto nel Seicento.
Ti saluto con una curiosità: tutto intorno alla Zisa i sovrani normanni realizzarono un incantevole parco riservato a loro, in cui costruirono altri padiglioni tra cui un edificio termale e una cappella. Il parco fu chiamato Genoardo, dall’arabo Jannat-al-ard, che significa paradiso in terra.