PIAZZA DEI CAVALIERI, Chiesa Di Santo Stefano Dei Cavalieri - Ai Voice
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La Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri, nata espressamente come tempio dell’Ordine a cui è intitolata, fu voluta dai Medici per dare un cuore religioso alla nuova piazza.
Ma cos’era l’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano Papa e Martire?
Fondato da Cosimo I de’ Medici nel 1561, era un ordine che univa valori cavallereschi e monastici. Aveva il compito di difendere la fede e i traffici cristiani nel Mediterraneo, contrastando la pirateria ottomana. I cavalieri, spesso nobili toscani, erano al tempo stesso guerrieri e monaci e proprio in questa chiesa prendevano i voti e ricevevano le insegne dell’ordine.
Cosimo I affidò a Giorgio Vasari il progetto di questo edificio che sostituì la preesistente Chiesa di San Sebastiano alle Fabbriche Maggiori. La prima pietra fu posata nel 1565, e solo quattro anni dopo la chiesa venne consacrata.
La facciata in marmo bianco fu realizzata solo alla fine del Cinquecento da don Giovanni de’ Medici e Alessandro Pieroni. Al centro spiccano gli stemmi dei Medici e dell’Ordine, un vero manifesto di potere del casato. Sulla destra si alza il campanile, costruito tra il 1570 e il 1572 su disegno del Vasari: la cella con le finestre a tre archi dona leggerezza all’intera struttura.
Dopo aver ammirato l’esterno, metti in pausa e riavvia all’interno.
Entrando scopri un ambiente a navata unica, originariamente privo di cappelle laterali. Solo nel Seicento furono aggiunti due piccoli ambienti ai lati, dove i cavalieri si preparavano alle cerimonie con la cosiddetta “vestizione”.
Il soffitto ligneo a cassettoni è uno dei capolavori della chiesa. Tra le cornici dorate, sei grandi tele celebrano le imprese dell’Ordine, come la Battaglia di Lepanto, con temi dominati dalla fede, dal coraggio e dalle vittorie cristiane.
Lungo le pareti laterali si conservano stendardi navali, fanali di bordo e trofei autentici delle campagne mediterranee, testimonianze tangibili delle gesta dei cavalieri.
Osserva la controfacciata e le pareti della navata: qui è esposto un ciclo di cinque grandi tele monocrome che raccontano episodi della vita e del martirio di Santo Stefano Papa.
In fondo alla navata spicca l’altare maggiore: un vero capolavoro barocco realizzato tra 1702 e 1709 da Giovan Battista Foggini, in marmi policromi e bronzo dorato. Al centro è raffigurato Santo Stefano Papa, affiancato dalle allegorie della Religione e della Fede; sul trono retrostante si trova un rilievo in bronzo con la Decapitazione di Santo Stefano, mentre sotto l’altare è custodita l’urna con le sue reliquie, giunte a Pisa nel 1682. Guardando intorno al presbiterio trovi due opere preziose: la Lapidazione di Santo Stefano di Giorgio Vasari e la Natività di Cristo del Bronzino.
Ti saluto con una curiosità: la chiesa e l’Ordine dei Cavalieri furono dedicati a Santo Stefano Papa e Martire perché la data del 2 agosto, giorno della sua festa, coincideva con importanti vittorie ottenute dai Medici nel 1537 e nel 1554.