CASE DI MARCO RUFO E DEL BRACCIALE D'ORO-REGIO VII, Case Di Marco Rufo E Del Bracciale D'oro-Regio Vii

Durata file audio: 2.49
Italiano Lingua: Italiano


Ti trovi nell’area di Pompei denominata Insula Occidentalis, un imponente complesso di edifici che si estende per circa 6.000 metri quadrati, situato tra Porta Marina e Porta Ercolano.

Qui, le domus furono costruite proprio a ridosso delle mura, addirittura inglobandole, e proiettando la loro estensione all’esterno della cinta muraria, con splendidi ambienti e giardini disposti a terrazzamenti degradanti verso il mare. Oltre a magnifici spazi verdi abbelliti da fontane, queste domus offrivano ai proprietari e ai loro ospiti l’impareggiabile panorama del Golfo di Napoli.

Le più interessanti tra queste ville sono quella di Marco Fabio Rufo, discendente della gens Fabia, un’importante famiglia patrizia romana, e quella del Bracciale d’oro, che prende il nome da un prezioso monile rinvenuto al suo interno, oggi custodito nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che pesa ben 610 grammi.

Queste abitazioni, a differenza delle altre domus di Pompei che si sviluppavano solo su due piani, erano costruite addirittura su quattro livelli. Immagina quanto dovevano essere spettacolari le ampie terrazze su cui si affacciavano gli ambienti della casa, arricchiti da splendidi pavimenti a mosaico e con stupendi affreschi sulle pareti. Chissà che meraviglia gli ampli triclini estivi! cioè gli ambienti in cui si svolgevano i banchetti all’aperto durante la bella stagione, con letti realizzati in muratura, dove i commensali consumavano cibi prelibati, comodamente sdraiati, mentre contemplavano il paesaggio. Nel triclinio della Casa del Bracciale d’Oro c’era addirittura, su una parete di fondo, una nicchia con una splendida fontana che riproduceva una cascatella, mentre nel giardino di fronte zampillava l’acqua da ugelli in ottone disposti sul bordo e al centro di un’ampia vasca.

Un triste particolare accomuna queste due ville: all’interno di entrambe sono stati rinvenuti i resti di alcune vittime. In quella di Marco Fabio Rufo, sulle scale interne, è stato trovato un uomo che, come si è scoperto realizzando il calco in gesso del suo corpo, stava correndo quando è morto, mentre nell’altra sono stati ritrovatiun bambino piccolo e due adulti, insieme al bracciale e a diverse monete preziose.

 

Curiosità: se ti stai domandando perché fu consentito di costruire queste ville sopra una struttura difensiva, devi sapere che già dall’80 avanti Cristo le mura di Pompei avevano perso la loro funzione, essendo diventata la città parte dell’Impero Romano ed essendosi stabiliti qui circa duemila nuovi coloni, prevalentemente ex-legionari.

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