FULLONICA DI STEPHANUS-REGIO I, Fullonica Di Stephanus-Regio I - Ai Voice

Durata file audio: 2.40
Italiano Lingua: Italiano


La fullonica di Stephanus è una fondamentale testimonianza di com'erano e di come funzionavano le tipiche "lavanderie" romane.

Qui venivano eseguite la pulizia e la sgrassatura dei tessuti di nuova produzione e venivano lavati e igienizzati i panni sporchi.

Questa fullonica fu costruita nella fase finale dello sviluppo urbano di Pompei. La struttura originariamente era una domus con atrio posto all'ingresso. L'abitazione fu quindi trasformata per ospitare le attività tipiche di una lavanderia. Al centro dell’atrio, al posto dell'impluvio che raccoglieva l'acqua piovana, fu aggiunta una grande vasca destinata al trattamento dei tessuti. In concomitanza, un ampio lucernario sostituì il compluvio per sfruttare la luce naturale e fornire una terrazza per asciugare i panni.

Il lavoro dei fullones, i lavandai, si svolgeva in diverse fasi.

Innanzitutto, i tessuti venivano immersi in grandi vasche contenenti acqua e urina, ricca di ammoniaca, che veniva raccolta in recipienti pubblici posti agli angoli delle strade. All’interno di queste vasche, gli operai calpestavano i panni, in un’azione chiamata saltus fullonicus, che serviva a sgrassarli e pulirli a fondo. Successivamente i panni erano trattati con la cosiddetta creta fullonica, un’argilla assorbente che contribuiva a eliminare i residui di grasso e a restituire brillantezza ai tessuti. Seguiva il risciacquo in acqua pulita e lo sbiancamento in locali chiusi con vapori di zolfo, che contribuivano a schiarire i tessuti e a igienizzarli. Infine, i capi venivano stirati sotto una pesante pressa di legno e pietra detta torcular, che garantiva una finitura perfetta.

Un dettaglio interessante per i visitatori riguarda la cucina, oggi visibile grazie ad un riallestimento museale. Sono esposti una griglia in ferro e vari utensili da cucina, non appartenenti alla fullonica in sé ma ricostruiti a scopo didattico, per restituire al pubblico un’idea dell’ambiente domestico.

 

Ti saluto con una curiosità: nella fullonica di Stephanus, vicino all'entrata, è stato ritrovato uno scheletro con un gruzzolo di monete. Si ipotizza che fosse Stephanus stesso, il proprietario, il quale tentava di fuggire con l’incasso quando l'eruzione del Vesuvio lo sorprese. Ovviamente è solo un’ipotesi.

 

 

 

 

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