GALLERIA BORGHESE, Dipinti_Sale Dalla 9 Alla 20
- Durata file audio: 2.57
- Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
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Lingua: Italiano
La Galleria Borghese è un perfetto esempio del collezionismo barocco: i dipinti e le statue sono inseriti in una cornice di affreschi, marmi, mosaici e decori, che ti trasmettono non solo un’idea di fasto, ma anche e soprattutto un’impressione di sensualità piena, ricca e morbida. In ogni sala di questo museo troverai quadri o sculture che parlano d’amore. In alcuni casi, è l’amore rarefatto e intellettuale che si esprime attraverso i simboli, come nel caso dell’opera intitolata Fanciulla con l’unicorno di Raffaello; in altri casi, invece, è evidentissimo il tema erotico.
E allora tuffati in questa galleria di sensualità cominciando dal quadro intitolato Danae di Correggio, grande maestro parmigiano del primo ’500. È uno dei quadri più erotici della storia: con un gesto esplicito, e l’aiuto di Amore che scosta le lenzuola, la fanciulla accoglie Zeus che la possiede sottoforma di pioggia d’oro: ogni curva del suo morbido corpo è un invito all’amore.
Questo capolavoro fa parte del ciclo degli “amori di Zeus”, quattro tele che Correggio dipinse su commissione del duca di Mantova Vincenzo Gonzaga.
A Correggio risponde Tiziano con il quadro intitolato Amor Sacro e Amor Profano. Due fanciulle bionde, così simili che sembrano gemelle, sono circondate da simboli che inneggiano alla bellezza, alla pienezza dei piaceri, all’unione fisica dei corpi. È come un fremito, la sensualità si propaga dalle ragazze alla natura, scuotendo il paesaggio: Tiziano venticinquenne ti invita ad affondare le dita nella freschezza delle carni, nell’oro rossiccio dei capelli....