SAN PIETRO, Cupola
Tutti i romani chiamano familiarmente la cupola di San Pietro “er cupolone”: un elemento che connota in modo inconfondibile la città, perfino più del Colosseo.
La sua altezza esterna raggiunge i 137 metri, e nel panorama di Roma è sempre il punto di riferimento indispensabile. Più che dalla piazza però, ti consiglio di ammirarla dai Giardini Vaticani dietro la basilica, da dove potrai distinguere con chiarezza la sua poderosa massa scultorea fino alla lanterna a forma di tempietto sul culmine, che libera col suo slancio l’energia sprigionata dall’edificio.
Per impostare l’immensa cupola Michelangelo si basa sulla memoria dei suoi predecessori: utilizza le strutture fondate da Bramante, con quattro giganteschi pilastri di forma complessa, e ripropone la tecnica della doppia calotta inventata da Filippo Brunelleschi per la cupola del Duomo di Firenze.
E come a Firenze anche qui nell’intercapedine fra le due calotte poste una sopra l’altra è realizzata una scala, che puoi percorrere per godere di due straordinari punti di vista: dal ballatoio alla base della cupola ti affacci sull’interno della basilica; in cima, hai la veduta su tutta Roma.
Salendo sulla cupola hai l’opportunità di ammirare anche all’interno la grandiosa concezione del Michelangelo, e di vedere da vicino i suoi splendidi mosaici. Come ti dicevo e come potrai constatare tu stesso, la base della cupola è circondata da finestre alternate a coppie di colonnine. I tondi in mosaico che vedrai tutto intorno hanno un diametro di quasi otto metri e raffigurano gli Evangelisti, mentre nei mosaici della calotta vedi raffigurati papi, dottori della chiesa, santi, apostoli e angeli, fino all’affresco intitolato Eterno padre benedicente in corrispondenza del lanternino.
Michelangelo applica all’architettura una visione quasi scultorea, e concepisce la cupola della basilica come una poderosa massa compatta. I costoloni fortemente sporgenti che la delimitano sembrano trattenere a stento l’energia del suo volume rigonfio.
CURIOSITÀ: La palla che si trova in cima alla cupola, sotto la Croce, è in bronzo ed è tutta coperta d’oro. Magari ti sembra piccola, ma può contenere la bellezza di 20 persone! Fino agli anni ’50 dopo una scalata memorabile ci si poteva arrivare, ma purtroppo oggi è vietato. Eppure pensa che fu proprio lì dentro che nel 1845 il papa Gregorio XVI offrì un rinfresco allo zar di tutte le Russie Nicola I! Immagina quei poveri camerieri che sfinimento, dover andare su e giù con vassoi e bicchieri!