VITTORIANO E ARACOELI, Storia

Durata file audio: 2.54
Italiano Lingua: Italiano
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA


Ciao, sono Paolo, la tua guida personale, ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto ad una delle meraviglie del mondo.

Oggi ti accompagnerò nella visita del Vittoriano.

Il Vittoriano è uno dei luoghi più criticati di Roma!

Il colossale monumento che hai davanti, dedicato a Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re dell’Italia unita, spicca nel cuore di Roma, soprattutto per il marmo proveniente da cave del bresciano, il cui candore è ben diverso dal grigio travertino solitamente usato per i monumenti della città. Ancora oggi ogni tanto c’è qualcuno che propone di abbatterlo: ma indubbiamente ormai è entrato a far parte del panorama della capitale.

Anche se fu costruito da Umberto I per commemorare suo padre Vittorio Emanuele, il Vittoriano non è la tomba del re, che trovi nel Pantheon. È anche chiamato “altare della patria”, e ha un forte valore simbolico come sede di solenni cerimonie nazionali. Fu iniziato nel 1885, ma la sua costruzione e soprattutto la sua ridondante decorazione richiesero decenni di lavoro.

Si appoggia al colle del Campidoglio e volta le spalle al Foro Romano.

Verso piazza Venezia si allarga in una specie di sagrato, dal quale diverse scalinate salgono verso il piano centrale, dominato dalla scultura della dea Roma. Guarda le due sentinelle: presidiano il braciere sul quale arde perennemente il fuoco della tomba del milite ignoto, che vi fu collocata nel 1921 in ricordo dei caduti non identificati della Prima guerra Mondiale. La parte alta del Vittoriano imita un tempio greco a colonnato. In cima, ai lati dei due corpi a torre, vedi spiccare due cupe carrozze di bronzo.

Tieni comunque presente che il Vittoriano non fu l’unico monumento a lasciare il segno nel panorama della città negli ultimi decenni dell’800. Quando Roma fu scelta come capitale del regno d’Italia la sua urbanistica dovette ovviamente cambiare, per la necessità di costruire nuove sedi per i ministeri e alloggi per le decine di migliaia di impiegati pubblici. Solo per l’architettura romana infatti si parla di “stile umbertino”, dal nome del re d’Italia che fu ucciso in un attentato nell’anno 1900.

 

CURIOSITÀ: La costruzione del Vittoriano fu un’avventura. Si pensava di fare le fondamenta nel tufo, ma si trovò solo ghiaia, sabbia, pomice e perfino acqua. Si dovette quindi consolidare e ricostruire parte del colle. E a questo punto, sorpresa! A 14 metri di profondità, venne alla luce il fossile di un elefante preistorico!

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