MOLE ANTONELLIANA, Struttura

Durata file audio: 2.45
Italiano Lingua: Italiano
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA


La Mole Antonelliana è un bell’esempio di “stile eclettico” nell’architettura ottocentesca, e ora ti spiego cosa significa questa parola. Deriva dal greco e vuol dire “scegliere”, “selezionare”: infatti gli architetti eclettici prendevano spunto da diversi stili del passato, che provavano a mescolare in modo armonioso.

Per questo quando guardi la Mole puoi trovare elementi neoclassici come il portico con sei colonne, ma anche strutture come la punta della guglia, a base ottagonale, ispirate all’architettura neogotica. L’ingresso, come un vero e proprio tempio, presenta una serie di colonne che sorreggono un frontone triangolare.

La parte inferiore ha base quadrata ed è molto massiccia: ma l’effetto è alleggerito dalle ampie superfici delle finestre soprastanti. Man mano che sali, la Mole diventa sempre più sottile, fino alla perfetta conclusione filiforme della guglia.

Un elemento che vedi ripetuto nella struttura è il loggiato che dà eleganza all’edificio e culmina nella grande cupola, a base quadrata e volta allungata, con pareti bombate. Sopra la cupola c’è un’altra struttura a due piani che riprende lo stile neoclassico dell’ingresso, e per questo viene definita “Tempietto”. Qui si appoggia il basamento circolare, chiamato “Lanterna”, da cui svetta la lunga guglia, formata da dieci terrazzini circolari, sempre più piccoli. In cima è collocata una stella a dodici punte.

Devi sapere che all’inizio al posto della stella c’era un genio alato che la gente scambiava per un angelo, ma, nel 1904, forse per un fulmine, la scultura si spezzò. Per miracolo non precipitò fino a terra ma rimase in bilico su uno dei terrazzini, nonostante l’enorme peso. Da allora, la statua è prudentemente conservata all’interno.

Ma la storia avventurosa della guglia non finisce qui. Infatti, nel 1953 una tromba d’aria l’ha spezzata, e una parte è caduta in un piccolo giardino, dove per fortuna non ha provocato nemmeno un ferito. Al termine del restauro, concluso con la posa dell’attuale stella a dodici punte, la Mole è stata inaugurata di nuovo il 31 gennaio 1961, in concomitanza con il centenario dell’Unità d’Italia.

 

CURIOSITÀ: La Mole Antonelliana è considerata uno dei monumenti-simbolo dell’Italia artistica, perciò la puoi trovare sul retro delle monete da 2 centesimi di euro coniate in questo Paese. Ma nel 2002 la Zecca di Stato coniò per sbaglio la Mole dietro la moneta da 1 centesimo. Oggi ciascuna di queste monete “sbagliate” vale ben 2500 euro!

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