MUSEO EGIZIO, Storia
Ciao, sono Eleonora, la tua guida personale ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto a una delle meraviglie del mondo.
Oggi ti accompagnerò nella visita del Museo Egizio.
Questo museo è la seconda collezione di arte egizia più importante nel mondo, subito dopo quella del Cairo!
Devi sapere che questa raccolta è nata quasi tre secoli fa grazie a uno scienziato e ad un archeologo: il primo è uno studioso padovano che si chiamava Vitaliano Donati che a metà del ’700 insegnava botanica e storia naturale all’università di Torino. Quando il re gli affidò una spedizione in Egitto che aveva scopi scientifici ma anche commerciali, lui riportò in Piemonte una collezione di oggetti, messa insieme a scopo di “documentazione enciclopedica”. La collezione era all’avanguardia per quei tempi, e comprendeva oggetti, mummie e manoscritti. Fu così che nacque il Museo della Regia Università, primo nucleo del futuro Museo Egizio.
Quasi un secolo dopo, la collezione si ingrandì grazie all’archeologo piemontese Bernardino Drovetti, che era stato a lungo in Egitto come ufficiale dell’esercito di Napoleone. Fu promosso console ad Alessandria, e accumulò una grande collezione di antichità dagli scavi archeologici di Tebe.
La sua collezione era talmente importante che quando il famoso Champollion credette di essere riuscito a decifrare i geroglifici egizi, la prima cosa che fece per verificare la sua scoperta fu di precipitarsi a Torino!
Insomma, Torino era diventata una vera “capitale” per gli egittologi. La raccolta del Museo si arricchì ulteriormente nella prima metà del secolo scorso con gli scavi condotti in Egitto dalla Missione Archeologica Italiana.
CURIOSITÀ: L’ultima acquisizione importante del Museo è stato il tempietto di Ellesija, che trovi a piano terra nella sala 15. Fu donato all’Italia dall’Egitto nel 1970, come ringraziamento per l’aiuto nella campagna di salvataggio dei monumenti nubiani, minacciati dalla costruzione della diga di Assuan.