Durata file audio: 2.19
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA
Italiano Lingua: Italiano

La Torre dell’Orologio, sul lato sinistro di piazza San Marco guardando la chiesa, è uno dei simboli più conosciuti di Venezia.

La Torre, che come vedi interrompe il lungo edificio delle Procuratie, si trova proprio all’imbocco delle Mercerie che conducono a Rialto. Fu fatta costruire alla fine del ‘400 dal Senato della Repubblica appositamente per ospitare il nuovo orologio, che fu realizzato da un artigiano di Reggio Emilia.

Le due statue di bronzo che battono le ore sono soprannominate “Mori” per il colore scuro del metallo, e stanno sulla terrazza in cima all’edificio. I giganteschi automi hanno il corpo snodato all’altezza della vita per poter effettuare la torsione del busto richiesta dal loro movimento. Le statue sono state realizzate accentuando le dimensioni delle masse e con un disegno volutamente caricato, in modo da permetterti di distinguerne le sagome anche a grande distanza. La campana è sovrastata da una sfera dorata e da una croce e fu realizzata da un certo Simeone, di cui puoi ancora distinguere la firma sul bronzo.

Il quadrante dell’orologio è smaltato e dorato e indica le ore, le fasi lunari e il movimento apparente del sole nello zodiaco. I segni in oro su fondo blu intenso spiccano per dimensioni e per precisione: una soluzione di grande efficacia che è stata poi replicata nella torre dell’orologio di Padova. Sopra il quadrante noterai una piccola terrazza semicircolare con una nicchia in cui è collocata una Madonna con il bambino in bronzo dorato; ai lati vi sono due finestrelle in cui vengono indicate le ore. Se sei a Venezia durante la settimana dell’Epifania e dell’Ascensione, non perderti assolutamente lo spettacolo dei Re Magi che ogni ora escono dalla porta laterale di sinistra preceduti da un angelo, vanno a inchinarsi davanti alla statua della Madonna e poi rientrano dalla porta opposta.

Curiosità: I due Mori che percuotono la campana sono simili ma non uguali. Uno ha la barba e viene chiamato “Il Vecchio”, l’altro senza barba “Il Giovane”. Il Vecchio batte le ore due minuti prima dell’ora esatta, rappresentando il tempo passato, il Giovane le batte due minuti dopo, simboleggiando il tempo che verrà.

 

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