GRAN VIA, Campo Del Moro

Durata file audio: 2.44
Italiano Lingua: Italiano
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA


 

Dopo aver costeggiato la cancellata che racchiude i 20 ettari del parco del Campo del Moro, sei al Paseo de la Virgen del Puerto, l’unico accesso aperto al pubblico.

Non farti ingannare dal modesto cancello! Ti aspetta una vista mozzafiato sullo splendido e curato “green” che si stende fino al Palazzo Reale. Il viale principale del giardino, tracciato a metà ’800, è interrotto da due meravigliose fontane in marmo bianco: la Fontana delle Conchiglie e la Fontana dei Tritoni. Quest’ultima purtroppo ti è inaccessibile perché si trova già all’interno del Palazzo Reale.

Sotto i gradini di pietra, circondati da arbusti e rocce artificiali, non puoi visitare neppure il “Tunnel di Buonaparte”, che attualmente è chiuso. E’ una grotta artificiale, costruita all’inizio dell’800 per collegare il Palazzo Reale con il parco.

Per passeggiare nel parco, dammi retta: procurati o scatta una bella foto della mappa, altrimenti rischi di perderti nel labirinto dei suoi sentieri!

Partendo dal busto di Juan Carlos I (il re che ha aperto il parco al pubblico), imbocca il “paseo de Circunvalación”. Oltrepassata una rustica tettoia che protegge un strano carro a sei ruote, arriverai all’Estanque de los Carruajes/allo “stagno delle carrozze”, uno dei punti più romantici del parco, abitato da papere in carne ed ossa e rane di pietra. Di fronte c’è il Museo delle Carrozze, ora chiuso. Dopo il ponticello, a destra vedi un bel roseto dominato da una fontanella, e a sinistra un bosco di bambù in miniatura: il tutto tra stupendi esemplari di pavoni reali, che si aggirano numerosi nel Campo del Moro.

 

Adesso metti in pausa e torna indietro ed imbocca l’ampio Paseo de Damas.

Tra piante centenarie, vasi decorativi e perfino pittoreschi cestini della spazzatura in vimini, raggiungerai il delizioso Chalé del Corcho/“Villino di sughero”, della seconda metà dell’800. Poco dopo, un’altra chicca: il Chalecito de la Reina/“Villino della regina”, in stile tirolese, i cui tetti sembrano invocare una neve che da anni non cade più a Madrid.

 

CURIOSITÀ: Ti chiederai chi sia questo Moro che dà nome al parco: per scoprirlo lasciati alle spalle la statua della regina Isabella II, e dopo uno stagno e un boschetto troverai un viale dedicato a Ali Ben Yusuf. È lui il “moro” che poco dopo il 1100 cercò invano di riconquistare Madrid. Le sue truppe erano “accampate” proprio su questi terreni dove adesso si stendono i pacifici giardini del “Campo del Moro”.  

 

 

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