NATIONAL GALLERY WASHINGTON, Annunciazione Jan Van Eyck

Durata file audio: 2.31
Italiano Lingua: Italiano


Jan van Eyck è il più importante esponente della pittura fiamminga eppure di lui si sa molto poco tanto che nemmeno la sua data di nascita è certa e si pensa possa collocarsi tra il 1390 e il 1400.

 

Questo dipinto dal titolo “l’annunciazione” raffigura l’annuncio a Maria che avrebbe partorito vergine il figlio di Dio, da parte dell’Arcangelo Gabriele. La scena è collocata nel Tempio di Gerusalemme, dove nel Medio Evo si riteneva che Maria lavorasse come ricamatrice, e coniuga il realismo fotografico ottenuto con un’esasperata cura dei dettagli tipica di tutta la pittura fiamminga e di van Eyck in particolare, a un raffinato simbolismo.

Il tempio, in stile gotico romanico, è decorato da temi che appartengono solo al vecchio testamento, e il pavimento raffigura scene famose come Sansone e Dalila o Davide e Golia.

Avrai certamente notato il realismo delle suggestive vetrate. La straordinaria tecnica pittorica di van Eyck, però, ha il suo vertice nel mantello dell’arcangelo considerato un vero e proprio capolavoro di virtuosismo.

Anche le parole del dialogo sono dipinte, a lettere dorate, ma quelle pronunciate da Maria come puoi vedere, sono al contrario ad indicare la direzione del suono. Dicono rispettivamente “AVE GRÃTIA PLENA” e "ECCE ANCILLA DOMIÑI”, ovvero Salve piena di grazia, e Sono la serva del Signore.

L’attenzione al particolare, tipica delle miniature dell’epoca, non esclude però l’inserimento di simboli, come il Giglio, come segno della purezza di Maria, o la colomba dello Spirito Santo accompagnata da sette raggi di luce ad indicare i sette doni di Dio.

Secondo studi recenti il dipinto si ispira alla Messa D’Oro, una rappresentazione teatrale degli eventi delle sacre scritture accompagnata da musica, che si teneva in chiesa nelle Fiandre nel 300.

 

Curiosità: A Jan van Eyck si deve la diffusione della pittura a olio. Prima di lui, infatti si dipingeva comunemente con i colori a tempera, ma van Eyck elaborò una tecnica sofisticata sia per ottenere colori migliori usando oli cotti, sia per stenderli. Infatti i suoi effetti cromatici così realistici sono ottenuti dipingendo sottilissimi strati di colore uno sull’altro. La stessa tecnica è stata perfezionata e portata alla sua massima espressione da Leonardo da Vinci.

 

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