BASILICA DI SAN VITALE, Interno

Durata file audio: 3.09
Italiano Lingua: Italiano


L’interno ti colpisce subito per i grandi volumi, la particolare pianta centrale di forma ottagonale e l’altezza che, nella cupola, raggiunge i 26 metri.

La cupola è sorretta da 8 imponenti pilastri, che formano ampi archi dentro ai quali sono racchiuse 8 grandi nicchie al cui interno passa un camminamento detto ambulacro, riservato in passato solo agli uomini, mentre al piano superiore c’era il matroneo per le donne.

Proprio percorrendo l’ambulacro, puoi osservare il fenomeno dello sprofondamento del terreno, detto subsidenza, che ha portato alla sovrapposizione di più strati di pavimentazione.

Cerca un pilastro con attorno un anello in ferro, posto a circa un metro di altezza, vicino al quale c’è il cosiddetto “pozzo”, una piccola vasca nel pavimento con dell’acqua.

Metti in pausa e riavvia l’ascolto dopo averlo raggiunto.

 

Devi sapere che il fondo della vasca è costituito da una pavimentazione che potrebbe risalire addirittura al III secolo, dove si dice che fu martirizzato San Vitale. Se guardi i bordi della vasca e i gradini alla base della colonna, puoi contare i diversi strati che si sono sovrapposti.

 

Ora metti in pausa e riavvia nei pressi dell’altare.

 

L’abside è preceduto da un presbiterio ricchissimo di mosaici, fittissimi di particolari: dall’agnello al centro della volta, agli angeli che lo sorreggono, oltre ad altri animali, come dei bellissimi pavoni, simbolo della resurrezione.

Ma quello che colpisce di più sono i mosaici dell’abside, coi meravigliosi colori, perfettamente conservati dopo quindici secoli. Al centro, in alto, un mosaico raffigura Dio Creatore del Cosmo, seduto su un globo celeste, il Creato. Più a destra vedi il vescovo Ecclesio con in mano un modellino della basilica, mentre più a sinistra c’è San Vitale.

Ancora più straordinari sono i mosaici ai lati dell’altare che raffigurano un corteo di fedeli guidati, quello a sinistra dall’imperatore Giustiniano e quello a destra dall’imperatrice Teodora.

È come guardare una cartolina del V secolo, con le pettinature, gli abiti, i gioielli tipici di quel periodo e soprattutto coi volti reali di Giustiniano e Teodora.

Devi sapere che l’imperatore e la consorte non vennero mai a Ravenna. Furono infatti ritratti a Bisanzio e i loro volti furono poi apposti dove li puoi ancora ammirare.

 

Curiosità: osserva la posizione dei piedi nel corteo di Giustiniano. Chi riveste un ruolo più importante, schiaccia i piedi a chi è suo subalterno.

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