LINCOLN
Abraham Lincoln è stato il sedicesimo presidente degli Stati Uniti d'America, in carica dal 1861 fino alla sua tragica morte nel 1865. Nato il 12 febbraio 1809 in una modesta famiglia contadina nello stato del Kentucky, Lincoln crebbe in una condizione di povertà ma mostrò fin da giovane una grande intelligenza e un forte desiderio di apprendere.
Lincoln intraprese una carriera legale dopo essersi trasferito in Illinois, dove divenne avvocato e iniziò a interessarsi alla politica. Con il tempo, si impegnò nella politica del Partito Whig e in seguito nel Partito Repubblicano, emergendo come una figura prominente nel panorama politico dell'epoca.
La sua presidenza fu segnata da una serie di sfide e eventi cruciali, tra cui la Guerra di Secessione americana, il conflitto che divise il paese tra Nord e Sud a causa della questione della schiavitù. Lincoln si oppose fermamente alla secessione degli stati schiavisti del Sud e si adoperò per preservare l'Unione, sostenendo la causa dell'abolizione della schiavitù come parte della sua visione per gli Stati Uniti.
Uno dei momenti più significativi del suo mandato fu l'Emancipation Proclamation del 1863, un decreto presidenziale che dichiarava liberi tutti gli schiavi negli stati confederati ribelli. Questo atto non solo cambiò il corso della guerra, ma segnò anche un importante passo avanti nella lotta per i diritti civili e l'uguaglianza negli Stati Uniti.
Oltre alla sua leadership durante la guerra, Lincoln è ricordato per la sua eloquenza e umanità, incarnate soprattutto nel suo celebre discorso di Gettysburg del novembre 1863. In quel discorso, Lincoln espose con forza i principi di libertà e uguaglianza su cui gli Stati Uniti furono fondati, proclamando che il paese sarebbe "nato di nuovo" in una nuova era di libertà e giustizia per tutti i suoi cittadini.
Purtroppo, la sua presidenza fu interrotta tragicamente quando Lincoln fu assassinato il 14 aprile 1865, da John Wilkes Booth, un simpatizzante confederato, mentre assisteva a uno spettacolo al Ford's Theatre a Washington, D.C. La sua morte prematura lasciò un vuoto nel cuore della nazione, ma il suo eredità come uno dei più grandi presidenti della storia americana rimane intatta. La sua figura è stata celebrata e venerata innumerevoli volte nel corso dei decenni, e il suo messaggio di libertà, uguaglianza e unità continua a ispirare persone in tutto il mondo.