MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI, Oggetti Pompeiani

Durata file audio: 2.41
Italiano Lingua: Italiano
Autore: STEFANO ZUFFI E DAVIDE TORTORELLA


Come puoi immaginare, gli scavi delle città vesuviane, che furono avviati dai Borbone intorno alla metà del ‘700, hanno radicalmente modificato la nostra conoscenza del mondo antico, offrendoci una quantità straordinaria di oggetti della vita quotidiana, spesso di sorprendente design e modernità.

Il museo in cui ti trovi è senza paragoni la più importante raccolta al mondo di oggetti provenienti dalle case degli antichi romani, e sarebbe ideale se tu lo visitassi subito dopo essere stato tra le rovine di Pompei o di Ercolano. È un’esperienza sorprendente e commovente: la vita di tutti i giorni, fissata dalla tragedia dell’eruzione devastante del 24 agosto 79, ti viene restituita da testimonianze che vanno dalle grandi opere d’arte fino ai minimi oggetti dell’esistenza domestica e cittadina.

Comincia dalla sezione delle pitture: come ti ho raccontato nei file dedicati a Pompei, tra il ‘700 e l’800 le scene e decorazioni furono “strappate” dalle rovine con criteri che oggi forse non seguiremmo, ma la galleria rimane comunque entusiasmante. Se dedichi una particolare attenzione alle nature morte, cioè composizioni con oggetti, frutti o cacciagione, vedrai che sono di un realismo che si spinge fino all’illusione ottica, e che non verrà più ritrovato nell’arte occidentale per quasi 1500 anni.

Sale apposite sono dedicate alla ricostruzione di interi complessi, come la Villa dei Papiri di Ercolano, scavata tra il 1750 e il 1761, e il Tempio di Iside a Pompei, che è un’importante testimonianza della diffusione di culti orientali nella Roma imperiale. Da questo strepitoso complesso provengono i rotoli di papiri carbonizzati che si stanno lentamente srotolando e restaurando, nel tentativo di salvare gli scritti. Ammira la serie di statue in marmo e bronzo, che facevano di questa residenza un autentico museo: ritratti di pensatori e filosofi, vivacissimi animali, due straordinari atleti in corsa sono certamente tra le opere più ammirate del museo.

Un’altra sezione strepitosa è quella del vasellame in argento, ci sono perfino servizi interi ed elegantissimi: quello della Casa del Menandro a Pompei conta ben 115 pezzi!

 

CURIOSITÀ: Il museo possiede circa 2000 oggetti preziosi, fra gemme incise in agata, ametista, sardonica, onice e altri materiali, oltre a raffinatissimi manufatti prodigiosi per virtuosismo come il cosiddetto Vaso blu e la tazza Farnese. Quest’ultima è considerata il più grande cammeo del mondo!

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