ERMITAGE, Collezioni Piano Terra

Durata file audio: 2.58
Italiano Lingua: Italiano


Oltre ad essere uno dei musei più grandi del mondo, l’Ermitage ha il privilegio di essere ospitato in una magnifica e lussuosa reggia caratterizzata da ambienti di indicibile bellezza, con sale, saloni e corridoi che incarnano la ricchezza e la magnificenza della corte degli zar. Non è possibile restare indifferenti davanti alle stupende decorazioni, ai magnifici affreschi e agli straordinari soffitti delle meravigliose sale che espongono capolavori assoluti di ogni epoca.

Non potendo guidarti passo passo tra le ben 374 sale espositive, distribuite su tre piani di edifici diversi mi limiterò a darti alcune indicazioni, mentre nei file successivi ti illustrerò alcune tra le opere esposte più note.

Ti ricordo che, nonostante molte esposizioni siano permanenti, possono esserci cambiamenti per lasciar spazio a mostre tematiche temporanee e alcune opere potrebbero essere in prestito ad altri musei o in fase di restauro.

Per cominciare, al piano terra trovi reperti preistorici, oggetti risalenti ad antiche civiltà orientali, tra cui Assiri e Babilonesi, sale dedicate all’Antico Egitto e un’ampia sezione di antichità greche e romane. Tra queste ultime sono conservati tesori come: il meraviglioso Cameo Gonzaga, del III secolo a.C., che prende il nome dalla famiglia italiana a cui apparteneva e che ritrae il faraone egizio Tolomeo II Filadelfo e la moglie, nonché sorella, Arsinoe; e la Venere di Tauride, un’interessante scultura del III secolo avanti Cristo.

Tra le sale più prestigiose ci sono la Sala di Giove, corrispondente alla numero 107, e la Sala delle Venti Colonne, ossia la numero 130, divisa in tre parti da due file di colonne monolitiche grigie di granito e con pavimento in marmo a mosaico.

Nella Sala del Grande Vaso, la numero 128, c’è l’enorme Vaso di Kolyvan, del peso di circa 19 tonnellate. E’ talmente grande e pesante che si dovette posizionarlo nella stanza prima di completarla. Il suo nome è legato alla regione siberiana da cui proviene il blocco di diaspro in cui è stato intagliato, pensa che ci vollero addirittura 154 cavalli per trainare le slitte che lo trasportavano e ben 11 anni per ultimarne la scultura.

 

 

Curiosità: Se tu avessi il tempo di visitare ogni sala del museo, sai quanti chilometri potresti percorrere? Si sono potuti stimare la bellezza di circa 24 chilometri!

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