PETERHOF , Giardini
L’area verde che circonda Peterhof è divisa in tre parchi: il Parco Inferiore, il Giardino Superiore e il Parco di Alessandra, situato vicino al Cottage dello zar Nicola I.
Il Parco Inferiore è un grande giardino in stile francese che copre un'area di circa 11 chilometri quadrati, creato dall’architetto Le Blond.
È sicuramente una delle principali attrazioni della reggia, con interessanti edifici storici, corsi d’acqua, quattro cascate e ben 150 fontane. Una delle più celebri è la Fontana del Sole, dove centinaia di getti d’acqua sembrano imitare i raggi del sole, ma ognuna è uno spettacolo a sé e vale la pena di vederla in azione.
Tra le cascate, ai lati opposti del parco, ti segnalo quella della Montagna D’Oro e quella della Montagna degli Scacchi.
Un altro elemento di spicco dal punto di vista architettonico sono i "colonnati Voronichin” che trovi vicino alla Fontana Favorita, riconoscibile dalla statua di un cagnolino che insegue quattro anatre.
Il Giardino Superiore, nettamente più piccolo e formato da aiuole disposte intorno a grandi vasche, è collocato sulla terrazza di fronte alla facciata principale del Gran Palazzo e in origine accoglieva i visitatori all’ingresso alla residenza imperiale. Realizzato secondo gli schizzi di Pietro I, nel tempo non ha subito grandi variazioni. La sua attrazione principale è la Fontana di Nettuno dove una statua in bronzo, raffigurante il dio del mare, è ritratto con la corona in testa e il tridente in mano, circondato da cavalieri su cavallucci marini, e da tritoni sul dorso di draghi alati e delfini. La scultura barocca fu realizzata in Germania intorno al 1650.
Ti consiglio infine di non perdere il Parco di Alessandra; è il più romantico e meno frequentato dei tre giardini, è in stile inglese, più selvaggio, naturale e ricco di alberi. Tra le sue attrazioni ti segnalo la bellissima cappella in stile gotico risalente al 1834.
Curiosità: nel Parco Inferiore Pietro il Grande volle che fossero realizzate delle “fontane degli scherzi”, i cui giochi d’acqua spesso finivano per bagnare gli ignari invitati. Vicino al palazzo Monplaisir ad esempio c’erano due divanetti in pietra dal cui schienale poteva improvvisamente schizzare dell’acqua inzuppando i malcapitati che vi si sedevano.