TSARSKOE SELO, Palazzo Di Caterina Interno

Durata file audio: 2.23
Italiano Lingua: Italiano


La visita del Palazzo di Caterina inizia salendo il magnifico Scalone di Gala e ha il suo apice nelle sale realizzate da Rastrelli lungo la cosiddetta Enfilade d’Oro. L’ambiente più spettacolare è la Sala Grande, o Sala della Luce, che misura 860 metri quadrati e occupa l'intera larghezza del palazzo. Le grandi finestre, da cui si gode una vista incomparabile, illuminano i numerosi stucchi dorati che decorano le pareti e l'intero soffitto coperto da un affresco monumentale intitolato il Trionfo della Russia. Si racconta che durante le feste venivano accese più di mille candele.

Tra le tante meravigliose stanze, non perderti la Sala Ritratti, con i ritratti delle zarine Caterina I, Elisabetta, e Caterina la Grande, e la Galleria di quadri, in cui quasi ogni centimetro di spazio delle pareti è coperto da tele del ‘600 e del ‘700.

Il più grande capolavoro però è l’impareggiabile Stanza di Ambra. Devi sapere che per creare questa straordinaria camera, Rastrelli utilizzò dei pannelli a mosaico di ambra che a inizio ‘700 decoravano lo studio privato di Federico I di Prussia, poi donati a Pietro il Grande nel 1716.

Dimenticati in un deposito per quasi 40 anni, Rastrelli decise di incastonarli nelle pareti della Sala di Ambra inserendo intagli dorati, specchi, mosaici di gemme e nuovi pannelli di ambra per un totale di 450 chilogrammi di questa preziosa pietra. Purtroppo la stanza, fu depredata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale e ricostruita identica all’originale dopo il 1979.

Ti segnalo anche le suite decorate per Caterina la Grande da Charles Cameron come l'affascinante Cenacolo Verde, il delizioso Salotto Blu, con la tappezzeria di seta blu e bianca e l’elegante Salotto Cinese con la tappezzeria dipinta con intricati paesaggi cinesi.

 

 

Curiosità: nel 1942 i tedeschi spedirono i pannelli trafugati dalla sala d’Ambra in Germania, da cui scomparvero pochi anni dopo. Nel 1979 il governo sovietico dispose la ricostruzione della sala basandosi sulle foto in bianco e nero e sui disegni originali. Dopo 25 anni, con una spesa di 18 milioni di dollari e l’impegno di una quarantina di esperti, nel 2004 questo capolavoro è tornato a incantare milioni di turisti.

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